Nelle settimane centrali di agosto l'Italia si ferma.

E questo è un grosso problema.


Premessa

Le seguenti righe rappresentano un un breve pensiero personale, avallato da alcuni post simili trovati nel web.

Questo articolo non ha la pretesa di offrire una soluzione definitiva ad un problema o rappresentare una guida definitiva su come cambiare il mondo, ma si tratta solo di considerazioni personali scaturite da una recente esperienza.


Da dove nasce tutto

In estrema sintesi, le ferie ad agosto nascono da un passato a prevalenza agricola. Durante il mese di agosto ci si fermava con i lavori nei campi e ci si godeva del meritato riposo.

I ritmi erano completamente diversi da oggi e anche le colture hanno visto enormi cambiamenti, vuoi per via dell'automazione e della tecnologia, vuoi per lo sviluppo di specie vegetali differenti da un tempo e ottimizzate per una resa maggiore in tempi più stretti.

Oggi però è cambiato tutto, nel corso di un paio di secoli si sono sviluppati l'industria e i servizi, per cui non è più necessario bloccare il mondo tutti nello stesso periodo. Chi ci guadagna? A mio avviso nessuno!


Vacanze

Chi decide di andare in vacanza ad agosto (o è "obbligato" per politiche aziendali), si imbatte in prezzi folli di strutture e trasporti e trova calca ovunque: code sulle strade, località turistiche prese d'assalto, zero posti nei ristoranti, parcheggi manco a pagarli, spiagge intasate e caotiche, insomma un inferno.

I più saggi le anticipano a giugno/luglio, i più coraggiosi le spostano a settembre, i più fortunati le spalmano durante tutto l'anno, così da poter scegliere mete esotiche in inverno e località fresche in estate. Beati loro!

Ma cosa succede a chi, per scelta o necessità, decide di lavorare in questo periodo?


Lavorare ad agosto? Per veri eroi

Nei film western si vede la tipica scena dei famosi "tumbleweed" che rotolano solitari nei deserti desolati, spinti solo dal vento arido e caldo d'estate. Ecco, questo è lo scenario apocalittico che più o meno si può trovare nelle città e nelle aziende nei periodi di alta stagione.

Se decidi di lavorare gli uffici sono chiusi, i colleghi non lavorano, i clienti sono in vacanza, i fornitori abbassano le serrande, le mail vanno a vuoto, al telefono non risponde nessuno. Diventa quasi piacevole scambiare due chiacchiere con i chatbot e le autoreply dei ticket di assistenza!

Noi di Magmatic, che abbiamo un'organizzazione smart delle ferie, in questo periodo spesso lavoriamo per fornire continuità ai clienti (anche se loro sono al mare), e questo ci permette di occuparci di attività di riorganizzazione interna, manutenzioni straordinarie, monitoraggio dei sistemi e programmazione delle attività future.


Tempo libero

Per chi decide di alternare il lavoro blando con lavoretti in casa, si imbatte con negozi chiusi, e-commerce che non spediscono e supermercati presi d'assalto.

Io avevo deciso di approfittare del periodo di stallo per completare dei piccoli lavori di ristrutturazione a casa, ma nonostante avessi fatto scorta di tutto il materiale, mi sono imbattuto in alcuni imprevisti per cui avevo bisogno di materiale d'uso comune nel fai da te, ma ho fatto fatica a reperire negozi aperti, anche perché gli orari di apertura su Google non aiutano molto, con il rischio di fare decine di chilometri e ritrovarsi davanti alla vetrina con il cartello "chiuso per ferie" rigorosamente scritto a pennarello.

E quindi? Se fèmm? Fermiamo il mondo?


Un consiglio alle attività locali

Sempre più persone, prima di andare in un negozio, fanno una ricerca rapida su Google per vedere gli orari e i giorni di apertura. Tra i primi risultati viene fuori la scheda di Google My Business che riporta posizione sulla mappa, contatti e orari di apertura. Se gestisci un'attività, assicurati che i tuoi orari siano sempre aggiornati: è semplice, gratuito e ti permette di evitare di perdere clienti preziosi.

Se hai bisogno di assistenza, non esitare a contattarmi.


In conclusione

La società negli ultimi anni si è evoluta e la tecnologia ha fatto passi da gigante, non è più necessario bloccare il mondo le due settimane centrali di agosto, ma è forse più produttivo, per chi può, organizzare le ferie in maniera distribuita, in modo da trovare anche il giusto equilibrio tra il riposo psicofisico e le esigenze dei clienti, così da fornire un minimo di operatività in maniera continuativa, che serve anche a non dover ripartire da zero a settembre. Anche perché dopo qualche settimana di stop totale, servono alcuni giorni prima di rimettersi in carreggiata, tra mail arretrate da leggere, clienti che si fiondano a cannone sui nuovi progetti, procrastinazione dei mesi precedenti e scadenze varie.

In un mondo sempre più globalizzato e connesso, è giunto il momento di rivedere le nostre abitudini. Distribuire le ferie in modo più uniforme non solo migliora la qualità della vita, ma garantisce anche continuità ai servizi, evitando il caos di una ripartenza a settembre.