Creato nel 2009 da Jan Koum e da Brian Acton, WhatsApp è uno dei programmi di messaggistica istantanea più diffuso, che ha ottenuto un largo consenso in brevissimo tempo, tanto che nel 2014 è stato acquistato da Facebook per 19 miliardi di dollari (spiccioli).
In questi anni di stradominio, molti utenti hanno sentito l’esigenza di migrare verso piattaforme più flessibili o maggiormente attente alla privacy. Per questo motivo, negli ultimi anni gli app store si sono riempiti di applicazioni alternative, che non contano molti utenti attivi ma che hanno dell’ottimo potenziale.
Abbiamo raccolto in questa lista, 12 valide alternative a WhatsApp, di cui molte davvero carine.
Premessa
Abbiamo fatto una cernita delle decine di applicazioni disponibili sugli store, tra cui alcune molto valide. L’unico problema che affligge queste app è la carenza di utenti attivi (almeno in Italia), per cui la scelta di eventuali alternative a WhatsApp dovrebbe anche tener conto di questo parametro, che non è trascurabile. Il rischio è quello di ritrovarsi con un‘applicazione fighissima ma che non utilizza nessuno.
E’ vero che è possibile invitare tutti i propri contatti (possibilità che praticamente tutte le applicazioni offrono per aumentare la loro base utenti), ma come è risaputo, è difficile far cambiare abitudini alle persone, soprattutto se non hanno alcun motivo per migrare ad un nuovo programma.
Fatte le dovute premesse, andiamo avanti con la lista!
1 – KakaoTalk
Lanciata ufficialmente nel 2010, KakaoTalk è un’applicazione completa di messaggistica che fa parte di un enorme ecosistema creato dalla softwarehouse KakaoCorp. L’azienda, una specie di Google sudcoreana, offre servizi in numerosissimi settori, tra cui Intelligenza Artificiale, mobilità, cloud computing, finanza e tanto altro.
In perfetto stile asiatico, l’app permette di fare tutto: inviare messaggi, SMS, creare room pubbliche, canali aziendali, videochiamate, dirette, schedulare appuntamenti, giocare, effettuare acquisti, salvare file in cloud e tanto altro.
Presente anche in lingua italiana, conta poco più di 50 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, un po’ pochini considerata la qualità dell’applicazione.
2 – Signal
Diventato celebre durante la famosa Fuga da WhatsApp, è uno dei programmi più usati e (a detta degli sviluppatori) sicuri in circolazione.
Semplice, minimale, adatto all’utilizzo anche dei meno esperti o di chi non vuole tanti fronzoli, Signal rappresenta una delle valide alternative a WhatsApp che in Italia conta anche un nutrito numero di seguaci, che a differenza della maggior parte delle proposte di questa lista, ci permette di comunicare con amici e parenti senza grossi problemi.
3 – Kaizala
Microsoft ci lascia sempre senza parole: nonostante abbia tra i suoi programmi Skype e Teams, continua a sfornare programmi collaborativi per privati e aziende. Kaizala è uno di questi: grafica in pieno stile Microsoft, al primo sguardo sembra un misto tra Skype e Outlook.
Offre la possibilità di chattare con i propri contatti, effettuare telefonate VoIP, partecipare e creare gruppi pubblici o aziendali e liste broadcast, utili per inviare messaggi a più contatti contemporaneamente, ma senza creare un gruppo, ricevendo risposte in privato da ogni singolo interlocutore (utile per gli auguri massivi di Pasqua e Natale).
4 – LetsTalk IM
Facciamo spola tra USA e Asia, tornando a Taiwan, con quest’applicazione di messaggistica molto semplice, ma che strizza l’occhio alla privacy.
Simile ai suoi concorrenti, tra le sue features spiccano l’autodistruzione istantanea dei messaggi (burn after read), l’eliminazione delle chat senza lasciare traccia e uno storage privato per salvare in modo sicuro files, foto, video e documenti.
Peccato che oltre alla totale assenza di utenti manchi anche la lingua Italiana, un grosso scoglio per la sua diffusione nello stivale.
5 – KIK
Da un gruppo di ragazzi dell’Università di Waterloo, in Canada, nel 2010 è stata rilasciata KIK Messenger. Si presenta come un programma di messaggistica istantanea molto veloce e leggero e con un’interfaccia grafica molto gradevole.
Conta oltre 200 milioni di iscritti ed è molto utilizzato dai giovani, in quanto permette di nascondere il numero di telefono ed utilizzare il proprio nickname per conoscere nuovi amici sulle chat pubbliche, un po’ come succedeva sui canali IRC qualche decennio fa.
Rispetto agli altri programmi che abbiamo elencato, su KIK sono presenti dei banner pubblicitari che permettono agli sviluppatori di finanziarsi. Le pubblicità non sono particolarmente invadenti, ma è un aspetto da tenere in considerazione quando si scarica l’app.
6 – Viber
Nato nel 2010 da quattro israeliani, Viber era già noto in Italia qualche anno fa, quando WhatsApp era ancora agli albori (e a pagamento).
Dopo 4 anni dal suo lancio ufficiale, nel 2014 è stato venduto ad un’azienda giapponese, la Rakuten Inc., per 900 milioni di dollari. Questo dato fa percepire il valore che l’app aveva acquisito in così poco tempo.
E’ un programma di messaggistica istantanea e VoIP molto diffuso anche nella nostra penisola (con oltre 800 milioni di utenti nel mondo). Oltre a tutte le funzioni base presenti negli altri programmi, permette di fare brevi videomessaggi di 30 secondi, eliminare messaggi testuali e vocali anche dopo l’invio (funzione “contenimento danni”) e mette anche a disposizione una serie di giochi per passare del tempo con i propri contatti.
7 – Line
Nata nel 2014 in sud Corea, è il social network più usato del Paese asiatico, con oltre 700 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. Insieme a Signal e Telegram si sta timidamente facendo strada anche in Italia, grazie alla sua semplicità di utilizzo e un’ottima traduzione in lingua italiana.
Permette una totale personalizzazione del proprio account con un’immagine di copertina e una foto profilo (un po’ come su Facebook), con la creazione di post o la pubblicazione di media (immagini, video, ecc.). Una specie di ibrido tra un social e un programma di messaggistica istantanea.
8 – Skype
Torniamo in Microsoft, con il capostipite delle chiamate VoIP, programma molto longevo ed apprezzato soprattutto in ambito business.
Parliamo si Skype, un’applicazione che quasi non ha bisogno di presentazioni. Ne abbiamo già parlato ampiamente, in quanto rappresenta una sicurezza. Disponibile anche per dispositivi mobili Android e iOS, da il meglio di se nella versione desktop, che permette di comunicare con i propri contatti senza utilizzare il proprio numero di telefono ma un account Outlook o un indirizzo di posta elettronica.
Non è come le altre app alternative a WhatsApp, ma l’abbiamo aggiunta nella nostra lista per la sua ampia diffusione, nonostante non rappresenti un programma di messaggistica puro.
9 – Wire
Subito dopo Skype, non possiamo che parlare di Wire. Vi chiederete: perchè?
Nato in Svizzera da ex dipendenti Microsoft (che lavoravano, appunto, per Skype), è gestito da Wire Swiss GmbH e ospitato su server Europei, che apportano già un grosso vantaggio in quanto rispetta le normative emanate dall’UE in termini di privacy e sicurezza. Un punto a suo vantaggio da non trascurare.
Wire è un’applicazione per scambiare messaggi, chiamate e videochiamate attraverso il web, in maniera fluida e sicura. L’esperienza del team si nota soprattutto dalla qualità di chiamate e videochiamate, che sono il punto forte di quest’app.
10 – Twinme
Twinme ci ha un po’ stupiti per il suo funzionamento: è un po’ diverso da tutti i programmi che abbiamo finora citato.
L’azienda francese che lo sviluppa descrive questo programma come una vita sociale parallela a quella reale. Il funzionamento, che sfrutta il protocollo WebRTC per comunicazioni peer-to-peer, si basa sulla possibilità di definire il proprio profilo e decidere con quali contatti si vuole interagire e quali no. Come funziona nella vita reale!
Questo permette di avviare e ricevere conversazioni soltanto da persone poste nella propria whitelist, comportamento analogo anche nei gruppi pubblici, dove è possibile partecipare limitando le interazioni nei confronti degli utenti indesiderati.
Viene indicato anche come un programma sicuro per i bambini, in quanto c’è il totale controllo dei contatti che possono scriverti, chiamarti o inviarti allegati.
E quando interrompi una relazione con qualcuno, puoi cancellare il suo contatto e il suo faccione sarà solo un ricordo!
11 – Google Chat
Anche Google tenta di entrare nell’olimpo della messaggistica istantanea con questo suo prodotto, perfettamente integrato nella G-Suite e utile per la collaborazione tra teams di lavoro, così come fanno i concorrenti Slack e Teams.
Nato da una costola del compianto Hangouts, eredita quella parte testuale e collaborativa, lasciando chiamate e videochiamate al fratello Meet, ampiamente usato in ambito education e business da milioni di utenti ogni giorno.
Diffusosi soprattutto in tempi di pandemia, dove lo Smart Working è esploso in maniera rapida e indolore, è più indicato per il lavoro che per i contatti personali, però sapendo che c’è dietro un’azienda così grande, non si esclude che in futuro possa essere migliorato e pubblicizzato in modo da renderlo più diffuso.
12 – Telegram
Il re indiscusso. Ne abbiamo ampiamente parlato in altri articoli e in alcuni talk del venerdì, è uno dei programmi più temuti da Mark Zuckerberg. Recentemente gli ha sottratto una enorme fetta di clienti e sta riscuotendo sempre più successo grazie alla sua rapida crescita, con aggiornamenti costanti che aggiungono nuove funzionalità a ritmi incalzanti.
E’ forse la migliore tra le alternative a WhatsApp in quanto è utilizzato e apprezzato sempre da più utenti e fornisce un’esperienza utente familiare per chi deriva dal “social verde”, che quindi non disorienta i nuovi utenti al primo utilizzo, ma anzi permette loro di esplorare un sacco di funzionalità aggiuntive.
Un mondo in continua espansione
Vista l’ampio utilizzo e diffusione di queste applicazioni, gli store pullulano di app che offrono diverse esperienze d’utilizzo pur condividendo gran parte delle funzionalità.
Sicuramente la lista sarebbe potuta essere molto più lunga, ma abbiamo deciso di elencare soltanto le applicazioni che nel mare magnum dei marketplace ci sembravano quelle più utilizzate, facili da usare e ben funzionanti.
E tu quale applicazione usi tra le alternative a WhatsApp che abbiamo proposto?